Lampedusa è la maggiore. Dista dalla Sicilia 210 km. Abitata nei tempi antichi dai Fenici, a cui seguirono i Greci e poi i Romani, è collegata via mare alla Sicilia con traghetti che raggiungono a giorni alterni Pantelleria, Traponi e Porto Empedocle. Un piccolo aeroporto permette collegamenti via aria con Roma, Palermo e Trapani. La costa meridionale, sabbiosa e degradante, offre spiagge e insenature incantevoli. La vegetazione è scarsa, ma a Lampedusa si producono fichi, carrube, uva e olive. La pesca è abbondante, l’aria pulita e tonificante. Alcune piccole strutture alberghiere assai caratteristiche, ristoranti che offrono una cucina siuciliana imparentata con quella araba, due distributori di carburante e supermercati ben riforniti rendono il soggiorno quanto mai piacevole e rilassante. La zona di mare intorno all’isola dei Conigli, riserva naturale, è vietata al transito, alla sosta e a qualunque altra attività esclusa la balneazione. Il porto, situato nella costa meridionale, presenta tre anse. Alle estremità di Cala Salina una ventina di posti sono riservati alle imbarcazioni da diporto.